Spopola sul web la "Monk Mode" o "Modalità Monaco", la tendenza che ci aiuta a distaccarci dal digitale per concentrarci nelle nostre attività quotidiane.
Il 27 e il 28 maggio di quest'anno, a Milano, si terrà "CHANGE" un importante evento promosso da "Life Strategies", suddiviso in due corsi, ognuno di un’intera giornata, con gli esperti del cambiamento, che affronteranno i temi del superare le insicurezze, i propri blocchi e i propri limiti.
O meglio, l'uso che spesso si fa dei nostri dispositivi digitali contribuisce a creare abitudini disfunzionali e attitudini negative che portano all'infelicità e alla stagnazione del nostro processo di crescita e di evoluzione.
Come suggerisce anche Anna Lembke, esperta tra l'altro di dipendenze, in un'intervista rilasciata per il The Guardian, i nostri smartphone ci rendono drogati di dopamina, e ogni passaggio, like e tweet alimenta la nostra abitudine. E quindi, come possiamo sconfiggere la nostra dipendenza digitale?
Il suo nuovo libro "L'era della dopamina" edito da Roi Edizioni sottolinea che oggi siamo tutti in qualche modo dipendenti. L'autrice definisce lo smartphone "l'ago ipodermico dei giorni nostri": ci rivolgiamo a questo per ottenere risultati rapidi, mentre siamo in cerca di attenzione, convalida e distrazione ad ogni passaggio, like e tweet. Dall'inizio del nuovo millennio, le dipendenze comportamentali (rispetto a quelle da sostanze) sono aumentate vertiginosamente. Ogni secondo libero è un'opportunità per essere stimolati, sia che si entri nel vortice di TikTok, si scorra su Instagram, si passi su Tinder o ci si abbuffi di gioco d'azzardo online e shopping elettronico.
"Stiamo assistendo a un'enorme esplosione del numero di persone che lottano contro le dipendenze minori", afferma Lembke.
Anche se abbiamo a disposizione infinite fonti di divertimento, "i dati dimostrano che siamo sempre meno felici", afferma la dottoressa. I tassi di depressione globale sono aumentati significativamente negli ultimi 30 anni e, secondo il World Happiness Report, le persone nei Paesi ad alto reddito sono diventate più infelici negli ultimi dieci anni. Abbiamo dimenticato come stare da soli con i nostri pensieri. Ci "interrompiamo" in continuazione, come dice Lembke, per un rapido colpo digitale, il che significa che raramente ci concentriamo a lungo su compiti impegnativi o entriamo in un flusso creativo. Per molti, la pandemia ha esacerbato la dipendenza dai social media e da altri vizi digitali, oltre che da alcol e droghe.
La dipendenza è un disturbo dello spettro: non è semplice essere o non essere dipendenti. È considerata degna di cure cliniche quando "interferisce in modo significativo" con la vita e la capacità di funzionamento di una persona, ma quando si tratta di piccoli attaccamenti digitali, l'effetto è pernicioso.
"Si tratta di una questione filosofica: in che modo il tempo che trascorro al telefono, in modo sottile, influisce sulla mia capacità di essere un buon genitore, un coniuge o un amico?", afferma Lembke. "Credo che ci sia un costo - un costo che non credo riconosciamo appieno perché è difficile [vederlo] quando ci si trova dentro".
Anche Alessio Carciofi parteciperà all'evento e avrà occasione di confrontarsi con queste grandi personalità che da anni dedicano il loro lavoro al mondo dell'interiorità, della crescita personale, dei bisogni e delle neuroscienze. In particolare, come suggerito dalle righe precedenti, la commistione tra digitale e benessere va assottigliandosi sempre di più, per cui diventa fondamentale capire le meccaniche che guidano la nostra mente verso le cattive abitudini dettate dalla nostra ricerca di dopamina, o meglio, di soddisfazioni rapide e facili che ci intrappolano in un vortice di dipendenza. Dal confronto e dal dialogo con Anna Lembke e con gli altri speaker e coache durante i corsi di CHANGE emergeranno sicuramente nuovi e interessanti punti di vista legati al tema della tecnologia e non solo, che potranno essere utilizzati per sviluppare nuove sinergie e strategie.
Insieme ai più importanti psicologi, intellettuali, scienziati e filosofi del mondo, questa organizzazione si occupa di promuovere la cultura della crescita personale, elevandola a nuovo paradigma di pensiero.
Nel corso dei seminari e degli eventi che organizzano per il grande pubblico, realizzano corsi di trasformazione, perseguendo il valore della conoscenza che si fa esperienza e consapevolezza.
I corsi di Change nascono con l'obiettivo di disinnescare l’autosabotaggio, abbandonare ricompense effimere per convogliare tutte le energie in relazioni positive con se stessi e con gli altri e raggiungere gli obiettivi della propria vita privata e professionale.
Tra i relatori di maggiore spicco ci saranno:
Photos by Life Strategies
Spopola sul web la "Monk Mode" o "Modalità Monaco", la tendenza che ci aiuta a distaccarci dal digitale per concentrarci nelle nostre attività quotidiane.
Dopo anni in cui la sostenibilità è stata sottovalutata, un sondaggio dell'Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile di Lifegate, che quest'anno è arrivato alla nona edizione, mostra che gli italiani stanno diventando sempre più consapevoli e interessati al tema. Se nel 2015 solo il 48% la considerava rilevante e addirittura il 40% pensava fosse […]
Mentre la tecnologia continua a progredire con la creazione di telefoni sempre più avanzati, i giovani si riappropriano dei vecchi telefoni e rinunciano ai loro smartphone. Questa controtendenza che sta emergendo si configura come sorta di ritorno alle radici, un desiderio di resistere all'incessante evoluzione tecnologica. Quali saranno i risvolti di questo trend? I vecchi […]
Stavi pensando ad un'esperienza digital detox per quest'estate? Un'isola della Finlandia vuole diventare la prima zona turistica al mondo senza telefoni, una vera e propria "isola digital detox". Ogni estate, milioni di utenti dei social media scattano e condividono le loro vacanze online. Ma se sei stanco di pensare alla vacanza perfetta per essere postata […]