algoploy
Indica l’insieme delle azioni intraprese per influenzare, addestrare o guidare intenzionalmente un algoritmo.
AMBISISIVE
Indica l’incapacità di scegliere cosa comprare o guardare a causa dell’eccesso di opzioni e dello scorrimento infinito, come succede ad esempio sulle piattaforme di streaming.
CATFISHING
Indica l’atto di fingersi qualcun altro online. Un catfish usa foto false e una falsa identità, per trovare amici o partner romantici su internet. Spesso l’attività di catfishing si lega al cyberbullismo, dal momento che le informazioni rilasciate dalle vittime possono essere usate per minacce o ricatti.
CELLFISH
Nasce dall’unione di “egoista” e “cellulare”, e descrive un uso sconsiderato dello smartphone in presenza di altre persone. Può anche voler dire parlare al telefono a volume alto sui mezzi pubblici, senza curarsi degli altri.
CLICKTIVISM
Individua la pratica di sostenere una causa politica o sociale via internet con mezzi come i social media o le petizioni online, tipicamente caratterizzata dal fatto che comporta poco sforzo o impegno.
COMMONTECH
Un gioco di parole sull’idea di benessere comune. Porta con sé l’idea che la tecnologia non ha senso se non la si usa per aumentare la qualità della vita degli altri.
COMPARISON CULTURE
La cultura del confronto è un fenomeno legato ai social media in cui ci sentiamo ripetutamente messi a confronto con le immagini finte ed elaborate che i nostri amici postano sui social. I social vengono usati per creare un “marchio” di sé perfetto ed irreale.
cupertino effect
L'effetto Cupertino si verifica quando un correttore ortografico sostituisce erroneamente le parole scritte correttamente che non sono presenti nel suo dizionario.
CYBERCONDRIA
La cybercondria si riferisce all’ansia di una persona per la sua salute che viene creata o esacerbata usando internet per cercare informazioni mediche. Un giornale britannico ha coniato il termine nei primi anni 2000 come un gioco sulla parola ipocondria. Come l’ipocondria, la cybercondria comporta un’eccessiva ansia per la salute.
DIGITAL LEGACY
Le eredità digitali si riferiscono ai dati che lasciamo quando moriamo. Durante la nostra vita, inevitabilmente e volontariamente generiamo grandi quantità di dati. Creiamo, condividiamo e memorizziamo contenuti su Internet, attraverso piattaforme come i siti di social media, le recensioni degli utenti, l’online banking e molti altri.
DISCUSSION DASHING
L’atto di risolvere rapidamente una discussione, una conversazione o un disaccordo afferrando immediatamente il telefono per controllare la cronologia di Google o della chat.
Doomscrolling
Descrive la scansione ossessiva dei social media e dei siti web alla ricerca di cattive notizie, che innesca il rilascio di ormoni dello stress che possono influenzare la salute mentale e fisica.
FAKE NEWS
L’espressione significa “false notizie”, e viene usata per indicare articoli o pubblicazioni su reti sociali redatti con informazioni inventate, ingannevoli o distorte, resi pubblici con il deliberato intento di disinformare o di creare scandalo attraverso i mezzi di informazione, oppure di attirare click su Internet.
FILTER BUBBLE
Descrive una situazione in cui un utente di internet incontra solo informazioni e opinioni che sono conformi e rafforzano le proprie convinzioni, causata da algoritmi che personalizzano l’esperienza online di un individuo. La personalizzazione del web potrebbe gradualmente isolare i singoli utenti nelle loro bolle.
FLAKY FRIEND
Sono gli amici che promettono di fare qualcosa insieme ma che si dimenticano o cancellano all’ultimo momento.
FOMO
Abbreviazione di Fear of Missing Out, descrive la paura di perdersi qualcosa di importante. Smartphone e social media sono catalizzatori per la FOMO: possiamo ascoltare ciò che i nostri amici stanno vivendo sempre e ovunque. Non solo abbiamo paura di perdere un’esperienza, ma ci preoccupiamo anche di perdere qualcosa se non controlliamo regolarmente il nostro smartphone.
INVERSE UNCANNY BUBBLE
Indica la sensazione di vedere se stessi riflessi attraverso gli occhi di un algoritmo o dei dati.
JOMO
Abbreviazione di Joy of Missing out, descrive la gioia di perdersi qualcosa. È un controsviluppo positivo rispetto alla FOMO (Fear of Missing Out) negativa. È un passo appagante di rinuncia, preso inconsciamente o consapevolmente. Mentre FOMO è associato ad ansia, stress e nervosismo, JOMO è legata a sensazioni positive di rilassamento.
MEMEALITY
Capire meglio un’esperienza dopo aver visto un meme divertente che ti dà una prospettiva necessaria alla comprensione del fenomeno.
MULTI-SCREENING
Si tratta dell’atto di guardare allo stesso tempo più di uno schermo alla volta. Ad esempio quando si fa scrolling sul telefono mentre si è davanti alla televisione.
NOMOPHOBIA
Deriva da “no mobile phone” e “fobia”, descrive la paura di essere senza uno smartphone o di non poterlo utilizzare. L’idea di non avere con sé il proprio smartphone odi avere la batteria scarica scatena sempre più sensazioni di ansia negli individui.
object hyperLinking
Questo termine si riferisce all'estensione di Internet a oggetti e luoghi nel mondo reale. Il collegamento ipertestuale agli oggetti mira a estendere Internet al mondo fisico allegando tag con URL a oggetti o posizioni tangibili. Questi tag oggetto possono quindi essere letti da un dispositivo mobile wireless e le informazioni su oggetti e posizioni possono essere recuperate, visualizzate e trasmesse.
OMNI-COGNITO
L’opposto di incognito. Indica un bisogno compulsivo di condividere ed essere visti in tutto ciò che si fa e in tutto ciò che si è.
onlife
Indica la dimensione vitale, relazionale, sociale e comunicativa, lavorativa ed economica, vista come frutto di una continua interazione tra la realtà materiale e analogica e la realtà virtuale e interattiva.
OUTBORED
Rappresenta la sensazione di non potersi più annoiare perché si ha accesso ad un numero infinito di contenuti.
PHADULTERY
Ovvero infedeltà virtuale. Significa iniziare una relazione virtuale con qualcuno che non è il tuo partner, spesso senza nemmeno incontrarsi di persona.
PHONE-FLIP
Quella soddisfazione o sensazione di auto-liberazione che si prova girando il telefono con lo schermo verso il basso dopo aver ricevuto una chiamata o delle notifiche.
PHONELINESS
Descrive la sensazione di trovarsi con persone che sono più interessate al loro telefono che a te. Guardare lo schermo è così radicato nel nostro subconscio che spesso non ci rendiamo conto quando il nostro comportamento offende le persone a cui teniamo.
PHUBBING
Nato da “phone” e “snubbing” (snobbare), descrive l’abitudine di trascurare le persone con cui si sta parlando o con cui ci si trova per guardare il proprio telefono.
PHYGITAL DISSONANCE
Le nostre funzioni cognitive si muovono e si confondono tra le dinamiche delle interfacce digitali e fisiche.
POASTING
Messaggi di persone che condividono successi e “vittorie” sui social media, lasciandoci una visione distorta della vita degli altri.
QUANTIFIED SELF
Il sé quantificato si riferisce sia al fenomeno culturale dell’auto-tracking con la tecnologia che a una comunità di utenti e creatori di strumenti di auto-tracking che condividono un interesse nella “conoscenza di sé attraverso i numeri”. Le pratiche del sé quantificato si sovrappongono alla pratica del lifelogging e ad altre tendenze che incorporano la tecnologia e l’acquisizione di dati nella vita quotidiana, spesso con l’obiettivo di migliorare le prestazioni fisiche, mentali ed emotive.
SAMEPHOBIA
Indica la paura di essere un cliché di Instagram.
SHADEN SCROLLING
La schadenfreude mediata dai feed in cui si continua a scorrere il feed di qualcuno nella speranza di vedere una versione precedente e meno perfetta della suddetta persona.
SHARENTING
Descrive l’uso dei social media da parte dei genitori per condividere contenuti sui propri figli. Questo non solo può violare la privacy dei bambini, ma può anche creare competizione.
SIMSURANCE
La sensazione di sicurezza e di comodità che si prova ad avere una SIM con i dati disponibili (per esempio all’estero).
SMOMBIE
Nato da “smartphone” e “zombie”, descrive una persona che è così distratta dall’uso costante e compulsivo dello smartphone da essere a malapena consapevole di ciò che lo circonda. E’ stato nominato “Parola dell’anno per i giovani” nel 2015.
SPACIAL IGNORANCE
Non imparare mai il percorso perché continui a mettere le indicazioni su Google Maps.
SPONCON
Contenuto postato di solito da un influencer sui social media che assomiglia a un post normale ma per il quale in realtà l’utente è stato pagato al fine di pubblicizzare un prodotto o un servizio.
TABNESTY
Un nuovo studio condotto dai ricercatori della Aalto University in Finlandia ha scoperto che tenere troppe schede aperte sul browser può aumentare lo stress. Ecco come nasce il rituale di "tabnesty". Si dichiara l'amnistia delle schede e si chiudono tutte le schede del proprio browser in una volta sola.
TECHNO REFERENCE
E’ definita come le interruzioni quotidiane che si verificano nelle relazioni interpersonali e nelle interazioni o nel tempo che le persone trascorrono insieme a causa dell’uso di dispositivi tecnologici mobili e digitali.
THINSPIRATION
Descrive un’ossessione legata al peso causata dai social media. Gli ideali di bellezza promossi da influencer e modelle con foto in bikini sui social media hanno spesso conseguenze di vasta portata. Le ragazze in particolare sono spesso soggette agli effetti di questi fenomeni.
TROLLING
Descrive l’atto di postare su internet contenuti offensivi, aggressivi, di schermo per infastidire qualcuno, per attirare l’attenzione o per provocare i propri lettori.
VAMPIRE SHOPPER
Il termine si riferisce a chi fa shopping a tarda notte – tradizionalmente un momento in cui appaiono i vampiri. I genitori privati del sonno, i lavoratori a turni e le persone che soffrono di insonnia sono le più tentate a fare shopping notturno.
VAMPING
Pratica, diffusa in particolare tra gli utenti più giovani, di restare svegli fino all’alba, condividendo dei post, dei messaggi, giocando, guardando dei video o scrollando tra i feed delle reti sociali.
VIRTUE SIGNALING
L’atto o la pratica di mostrare in modo evidente la propria consapevolezza e attenzione a questioni politiche, di giustizia sociale e razziale, ecc. senza effettivamente intraprendere alcuna azione.
window-effect
Situazione che si verifica quando apri un’app o una scheda e dimentichi cosa sei venuto a fare.