Siamo diventati schiavi della tecnologia, sempre connessi e incastrati nella routine di notifiche di computer, tablet e smartphone, per questo riuscire a rilassarsi è diventato sempre più difficile. Ecco perché se vogliamo che le vacanze siano davvero tali, l’unica soluzione è il “digital detox”, ovvero la disintossicazione dalla tecnologia.
Fare un viaggio porta molti benefici dal punto di vista psicologico, ma non esiste la “vacanza” perfetta per tutti. Il genere di vacanza che ognuno dovrebbe scegliere varia in base alla personalità, al momento e al concetto stesso di viaggiare. Fare una vacanza Detox avrà un effetto diverso secondo la personalità. La motivazione intrinseca del viaggiatore medio consiste nel bisogno di “rallentare” per poi ripartire più carico. Questa potrebbe essere la frase che racchiude il concetto della vacanza Digital Detox.
Che cosa significa fare un viaggio Digital Detox?
Innanzitutto è bene partire da ciò che non è: non è fare un massaggio, non è cambiare nome a una tipologia di vacanza già in essere, non è fare (solo) delle passeggiate. La vacanza Digital Detox non è fare ma racchiude in sé la propensione del nuovo concetto del viaggio: essere.
Le persone viaggeranno sempre di più per “curarsi” le ferite dell’anima. Il futuro della vacanza è ben racchiuso in un pensiero di Alain de Botton comparso sul mensile Internazionale nell’agosto del 2013:
“in futuro le agenzie di viaggio non ci chiederanno più dove andare ma quale parte del corpo vuoi guarire”.
Alain de Botton
La psicologa Linda Blair, autrice di The Key to Calm, suggerisce alle persone stressate di prendersi piccole pause più frequenti, invece di fare una lunga vacanza, mentre Alain de Botton consiglia, in un articolo sempre su Internazionale, la spiaggia di Pefkos a Rodi, dove
fa troppo caldo per leggere o perfino per pensare, come luogo perfetto per liberarsi dall’ansia. Oppure il Capri Hotel presso l’aeroporto Changi di Singapore, un buon posto dove pensare. O ancora, come un balsamo contro l’insoddisfazione, la Comuna 13 di Medellín, in Colombia, dove anche“una biro, un po’ di dentifricio, lenzuola pulite e una porta con lucchetto sono un vero lusso”.
Insomma si tornerà a viaggiare per compiere un viaggio nel viaggio, quello più bello e arduo: ricomporre la propria individualità. Solo chi avrà interiorizzato su di sé l’importanza di tale “viaggio” potrà comprenderne i bi-sogni e creare valore per i nuovi turisti. C’è un grande “oceano blu” da esplorare, solo che per scoprirlo c’è bisogno di un grande capovolgimento di pensiero, di energie e di visioni.
Il vero marketing (turistico) sarà quello che risolverà i problemi delle persone e non più quello che crea falsi bisogni. Nella metodologia Digital Felix (che abbiamo sviluppato per
il turismo) ci piace prendere in considerazione tre grandi bi-sogni ancora inespressi legati al benessere delle persone:
- benessere digitale (programma Digital Detox);
- benessere del sonno (programmi rivolti a chi soffre di disturbi legati
al sonno); - benessere del respiro (programmi esclusivi sul concetto di medita-
zione, respiro e concentrazione).
Perché è molto importante il viaggio?
Il viaggio, dal latino viaticum, nella Roma antica stava a indicare ciò che era necessario portare con sé per mettersi in cammino. È un momento di “rottura” che ci permette di vedere e affrontare la “vita”, soprattutto perché all’inizio di ogni viaggio c’è il sogno.
Pensiamo a come potrebbero essere ridisegnati i viaggi incentive, organizzati dalle aziende per il trasferimento di valori e obiettivi. Quale miglior modo di creare un nuovo format per le corporation che sempre più si stanno spingendo verso le politiche di benessere aziendale?
Quali sono le fasi più importanti all’interno di un’esperienza Detox?
Iniziamo con il rispondere all’ultima domanda: le fasi più importanti sono tre: prima, durante e dopo la vacanza.
Una vacanza Digital Detox inizia molto tempo prima di partire e prendere il volo, infatti parte dalla consapevolezza di cominciare questo percorso. La consapevolezza inizia con lo stimolo, il bisogno, la necessità di cambiamento: questo cambiamento, però, deve essere pianificato e realizzato gradualmente. Ciò significa che non possiamo permetterci di passare da una situazione di “multitasking forsennato” a un ritiro spirituale in un eremo francescano. Un weekend Digital Detox deve essere pensato in maniera semplice.
Consigliamo caldamente, una volta deciso il periodo Detox, di iniziare a individuare dei periodi in cui andare a impostare un “allontanamento” in modo graduale.
Nelle settimane che precedono la vacanza Digital Detox, “concentriamoci” sul progressivo allontanamento dallo smartphone. È un momento molto importante e anche “impegnativo” dal punto di vista psicologico: va affrontato con la giusta concentrazione.
La parola chiave è cambiamento.
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