Modalità Monaco: l'ultima trovata per disintossicarci dal digitale

Modalitá Monaco STOPZ

Spopola sul web la "Monk Mode" o "Modalità Monaco", la nuova tendenza che ci aiuta a distaccarci dal mondo digitale per concentrarci a pieno nelle nostre attività quotidiane. Il fulcro della trovata risiede nell'utilizzare delle app specifiche per limitare temporalmente il nostro accesso alla rete e consentirci una piena attenzione nei confronti di studio, lavoro e di tutti quei momenti ai quali vogliamo dedicare la nostra energia a pieno, senza altre distrazioni.

Modalitá Monaco cellulare

Perché abbiamo davvero bisogno di "disintossicarci"

Prendere le distanze dal mondo social al giorno d’oggi è una missione pressoché impossibile. Completamente immersa in una realtà che vive di e sul digitale, la società odierna stenta sempre di più a concentrarsi e svolgere in maniera totalmente presente le più svariate azioni quotidiane.

Dal lavoro allo studio, dallo sport ai momenti di relax, fatichiamo ogni giorno a non interromperle ripetutamente spinti dall’esigenza, ormai quasi fisiologica, di controllare le notifiche.
Chi più, chi meno, siamo succubi del muscolo involontario che muove come automatismo il nostro dito in cerca di uno scrolling. Il tutto in un crescendo continuo avviatosi nel 2020, a causa della vita online svolta durante la pandemia da Covid-19.

Arrivano dei nuovi metodi: la "Modalità Monaco"

Sempre più persone se ne sentono dipendenti, dunque c’è chi ambisce a mettere fine a questa passività digitale e provare a “disintossicarsi” dai social. Per farlo si stanno diffondendo alcuni “metodi” per aiutare chi lo desidera a perseguire tale obiettivo.

La “Modalità Monaco” o “Monk Mode” è una nuova tendenza che sta spopolando sul web. Non si tratta di andare a vivere in monastero e dedicarsi alla preghiera, bensì di una forma un po’ estrema di tentato distacco dai social. Questo tipo di scelta fa riferimento all’atto di impegnarsi totalmente in una sola mansione, senza subire altre distrazioni e ricercare nuovi stimoli.

"Monk Mode", alcuni numeri

Nelle ultime settimane l’hashtag #monkmode (Modalità Monaco) sta diffondendosi online contando numeri superiori a 77 milioni di visualizzazioni in tutto il mondo, rispetto a 31 milioni nello scorso mese di maggio. É inoltre diventato virale sulla piattaforma TikTok, nota per essere abitata principalmente dai giovanissimi.

Come funziona? Il caso dell'app Freedom

Possiamo attivare la modalità monaco attraverso delle applicazioni (sí, proprio così) da installare sul nostro dispositivo, create appositamente per bloccare altre app, siti web e social media, fino a disattivare completamente l’accesso alla rete Internet.
L’applicazione più utilizzata a livello globale per questi scopi è “Freedom”, che conta più di 2,5 milioni di utilizzatori. Ma ne esistono molte altre con la stessa logica retrostante come FocusMe, Forest e ColdTurkey.

Attraverso l’app Freedom il singolo utente può impostare a propria scelta la durata del “blocco” social in ore e minuti, termine entro il quale può aggiuntivamente decidere se potere o non potere intervenire per cambiarne l’impostazione. Se si opta per il “blocco totale” l’accesso sarà inesorabilmente vietato fino allo scadere dello stop previsto.

Freedom, parla il fondatore

Il fondatore dell'applicazione “Freedom”, Fred Stutzman, si dichiara fiero di “usare la tecnologia per respingere la tecnologia”. Egli stesso spiega di aver avuto l’idea per realizzare questa applicazione dalla propria esperienza personale di vita: durante l’università si era reso conto di trascorrere troppo tempo su Facebook e troppo poco a scriver la sua tesi di laurea.

Stutzman dichiara di aver potuto constatare, attraverso gli studi svolti per la realizzazione del suo progetto, quanto la capacità di distaccarsi dai social media e da Internet non risieda esclusivamente in forza di volontà e resistenza alla tentazione (come molto spesso si sente invece dire), bensì vada molto oltre e coinvolga componenti psicologiche inconsce importanti…
“I social media assumono i migliori scienziati per rendere il proprio uso più stimolante, non è giusto aspettarsi che un individuo riesca a prendere le distanze da solo”.

Freedom, la testimonianza dell'avvocato Alegre

“Penso che sia incredibilmente difficile, con la sola forza di volontà, avere uno smartphone e non sprecarci una notevole quantità di tempo", afferma Susie Alegre, avvocato internazionale per i diritti umani, intervistata dalla BBC.
La Alegre attribuisce proprio all’app Freedom il merito di averla guidata nella concentrazione sul lavoro necessario alla scrittura del suo libro pubblicato lo scorso anno. “Uso l'app Freedom quando voglio poter essere contatta telefonicamente ma non voglio altre distrazioni”.

Per i più "green" c'è Forest

L’app Forest consente letteralmente di popolare le foreste in cambio della nostra concentrazione. Come? Si parte con l’impostare un timer, da un minimo di 10 ad un massimo di 120 minuti, lasso di tempo nel quale è vietato utilizzare lo smartphone e, quindi, si deve rimanere concentrati su altro.
Al raggiungimento di questi piccoli obiettivi personali si otterrà come ricompensa una “foresta” virtuale, con piante, fiori e frutti, da visualizzare nell’app confrontare con quella dei propri amici. Trascorso qualche mese utilizzando l’app sarà possibile piantare alberi reali, in una vera foresta esistente!

Photos on freepik

Articolo di Sara Garlaschelli

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